Ultimo sabato del Mese a Capo Milazzo – Domenica 26 Luglio ”Il Messinese 1.4 - Gamba
di Donna".
L'associazione “Il Promontorio Capo Milazzo” ha realizzato la nona tappa del
percorso “Ultimo sabato del Mese a Capo Milazzo”.
Per questa occasione, l'evento è stato posticipato a Domenica 26 Luglio, giorno in
cui l'escursione a trekking è stata intitolata ”Il Messinese 1.4 - Gamba di Donna". L'escursione, della durata di 3 ore, si è svolta nella punta estrema del Promontorio, toccando luoghi di
interesse storico, culturale e naturale.
Piazza Sant'Antonio, è il luogo di raccolta. Precisamente al muretto sotto
l'olivastro. Lasciate le auto nei parcheggi liberi nei pressi della piazza e compilata la modulistica, ci si indirizza verso il Faro . Giunti poco prima della lanterna, svolteremo a sinistra
per un sentiero sotto alberi di ulivo e
caprifichi.
Superato l'olivastro che crescendo spacca la roccia, raggiungiamo una balconata prospiciente i golfi di Patti e Milazzo. Nei giorni sereni è possibile scorgere l'arcipelago Eolico per intero, in
particolare Panarea con il suo mini - arcipelago di Dattilo, Lisca Bianca e Basiluzzo
La discesa per un lungo serpente di grigi gradini è accompagnata da una visuale su tutti i vulcani della Sicilia, mentre ci addentriamo in una macchia mediterranea fatta di fichi d'india,
assenzio, olivastro e ginestrino odoroso .
Arrivati al 125° gradino lasceremo la strada di cemento, per imboccare un sentiero sterrato lambito da una viva vegetazione. Ingaggiata una discesa verso mare non troppo ovvia, guadagneremo la
scogliera.
Posata l'attrezzatura, visitato il posto, con tuffo in acqua. Indossati gli acquashoes, porteremo con noi la maschera subacquea. Gli ultimi metri che ci separano dalla meta li percorreremo
lentamente, per guadagnare gli scogli a marciapiede sul mare e poterci tuffare.
Nuotando sotto ad una costa dominata dalle falesie, ci spingeremo verso la grotta di “Gamba di Donna”. All'interno il centro dell'antro marino è dominato da una stalattite.
Tornati al punto di partenza ci asciugheremo e raccoglieremo l'attrezzatura. Indossate le scarpe risaliremo la scogliera da un altro percorso, un po sdrucciolevole, ma dallo scorcio paesaggistico
non indifferente, per ricongiungerci alla scalinata da cui siamo venuti.
Ripresi i gradini continueremo a scenderli fino al laghetto salato de “Il Messinese”, anche conosciuto come “Laghetto di Venere”.
Posata l'attrezzatura, visiteremo il luogo. Per chi volesse è tempo finalmente di tuffarsi o di ri-tuffarsi in acqua. Indosseremo gli acquashoes e potremmo immergerci nelle acque di questa
piscina naturale.
Illustrate le particolarità culturali, geologiche e botaniche del posto, raccoglieremo l'attrezzatura ed indosseremo gli scarponi. Risaliremo un tratto della scalinata e scorta la “Baia di
Sant'Antonio” lasceremo il sentiero grigio per indirizzarci verso i resti della “Torre D'Amico”. Camminando su un sentiero a strapiombo sul mare scenderemo nei pressi dei resti della “Tonnarella”
e da qui punteremo al sentiero della “Cala della Mattanza” che accoglierà i nostri passi, dipanandosi dolcemente sotto l'occhio vigile del Santuario rupestre, radendo le falesie coperte di
macchia mediterranea, composta da lentisco, ginestre, agave, euforbia, fico d'india ed assenzio.
Raggiunto il piano stradale, percorreremo la marina in direzione Nord, per fermarci nei pressi dei resti della “Torre Longa”.
Lasciati alle spalle i ruderi della struttura militare, punteremo al Santuario scavato nella roccia dedicato al Santo di Padova.
Tornati al punto di incontro il tempo dei saluti finali.
scoprirete e conoscerete il Capo con Noi come non l'avete mai visto.
Parola di “fummicule russe”.