Spiagge Pulite 2013, l'evento a sfondo ecologista di Legambiente, ha riscosso anche quest'anno un
notevole successo. Al boschetto dell’Ancora di Milazzo, un gruppo nutrito di volontari, con una semplice opera di rastrellamento manuale, ha lasciato intatto l’ambiente
naturale della spiaggia come suggerimento per le Amministrazioni e i privati che per una corretta operazione è sbagliato usare ruspe, pale meccaniche ed escavatori, idonei per
i cantieri, ma mai negli ambienti naturali.
Erano presenti i gruppi scout AGESCI Milazzo 1 e 2, l’associazione Camminiamo in sintonia, l’associazione
Il promontorio e i rappresentanti della Dusty organizzati anche per la raccolta differenziata dei rifiuti provenienti dalla spiagge con l’allestimento di cassonetti ; per
l’amministrazione era presente l’assessore all’ambiente Salvatore Gitto.
La catena umana ha rappresentato la forza del metodo, formula vincente nell’operazione di pulizia del
Boschetto dell’Ancora e della spiaggia; un’operazione da specialisti per gli ambienti della natura con rastrello e sacchetto, per restituire la bellezza alla spiaggia del
Tono.
Sono state sottratte alla spiaggia e al mare: tanta plastica, polistirolo, lattine, copertoni e altro
ancora, portato dalla marea e proveniente dai torrenti e dal mare aperto; tutto ciò ci fa capire che il problema dei rifiuti non è affatto risolto e che può essere affrontato
con consapevolezza e senso civico e di appartenenza al territorio.
L’iniziativa non deve considerarsi come un intervento sostitutivo, ma come una linea guida da seguire per
salvaguardare un ambiente naturale; è in particolare un atto di amore e rispetto nei confronti della natura e la manifestazione a Milazzo evidenzia il valore della duna
sabbiosa, un ambiente naturale particolare e delicato, in quanto passaggio graduale tra la terraferma e il mare con una tipica vegetazione costituita dalle cosiddette piante
pioniere, specie che per prime riescono ad attecchire sulle sabbie, non più esposte a pesanti livellamenti artificiali (come l’uso delle ruspe). Questa vegetazione svolge un
ruolo fondamentale per il consolidamento della duna ed è protetta dalla legislazione europea.
Nell’esperienza milazzese, il Boschetto dell’Ancora , la cui realizzazione risale a 21 anni fa,
rappresenta un esempio da imitare nella strategia della conservazione costiera ed è stata la grande sorpresa per i partecipanti che hanno trovato una lussureggiante
vegetazione mediterranea fatta di tamerici, ginestre, euforbie, gigli marini, papaveri gialli delle sabbie e ginestrini delle scogliere, e persino il raro cardo pallottola,
che hanno caratterizzato i nostri litorali prima del degrado, esempio da tenere presente per il vero risanamento del litorale di ponente.
Una raccomandazione a tutti: non lasciamo mai i segni negativi del nostro passaggio, ricordando che con
l’impegno di tutti è possibile poter far risorgere la natura violata.
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