Area marina di Capo Milazzo, il 17 dicembre incontro a Roma
9 dicembre 2015 Ambiente 876
Area marina protetta, la Direzione generale per la protezione della natura e del mare del ministero dell’Ambiente ha convocato per giovedì prossimo – 17 dicembre – una nuova riunione a Roma per
dare impulso al procedimento che porterà alla sua istituzione. Nello specifico si andrà a valutare una ipotesi preliminare di perimetrazione che è stata predisposta da Ispra a completamento delle
attività conoscitive condotte con alcuni rappresentanti di associazioni di pescatori e con altri esponenti del Comitato pro Riserva. Una volta ottenuto l’ok sulla perimetrazione si dovrà definire
l’aspetto gestionale: Comune o, come sembra, Consorzio misto, «in modo da garantire – come ha affermato di recente anche il sindaco Formica – una pluralità di idee e vedute». A fare
il punto della situazione sarà comunque direttamente il direttore generale del ministero dell’Ambiente e della Tutela del mare, Maria Carmela Giarratano, che già nei mesi scorsi è stata a Milazzo
proprio per parlare del percorso istitutivo dell’Area marina protetta del Capo. La Giarratano ha inoltre auspicato che nel Consorzio entri anche la Regione, considerata l’incertezza
amministrativa dovuta alla recente abolizione delle province.
Riserva marina di Capo Milazzo, stamattina riunione al Ministero
3 novembre 2016
Stamattina a Roma è in programma una riunione tecnica per la presa d’atto del decreto, della cartografia e della documentazione relativa che dovrà essere sottoposta poi alla Conferenza
Stato-Regione, ultimo adempimento prima dell’emissione del decreto ministeriale definitivo che istituirà l’Amp di “Capo Milazzo”.
Il Comune di Milazzo ha già espresso il proprio parere favorevole in una delibera di giunta adottata lunedì scorso e inviata sia alla Segreteria della Conferenza Stato regioni, sia ai ministeri
dell’Ambiente e dell’economia, oltre che al presidente della Regione siciliana.
Nel provvedimento si esprime parere favorevole allo schema di decreto del Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, istitutivo dell’area marina protetta “Capo Milazzo”,
sita nel comune di Milazzo ed allo schema di decreto del Ministro dell’Ambiente e della tutela del tenitorio e del mare recante il regolamento di disciplina delle attività consentite nelle
diverse zone dell’area marina protetta.
MILAZZO – Domani in aula consiliare presentazione ”Prima ipotesi di zonazione Area marina protetta”
Domani 1° marzo alle 19:00 nell’aula consiliare del Comune si svolgerà la presentazione della “Prima ipotesi di zonazione dell’Area marina protetta – Capo Milazzo”.
Interverranno i rappresentanti dell’Ispra e del Ministero dell’Ambiente.
All’incontro oltre alle istituzioni e alle associazioni è stata invitata tutta la cittadinanza.
L’obiettivo è divulgare in modo capillare quelle che sono le risultanze dello studio condotto in questi mesi dopo il confronto con tutte le categorie interessate.
Assieme al Comune di Milazzo (sindaco, assessori e consiglieri comunali) ci saranno i rappresentanti della Fondazione Lucifero, il dipartimento di ecologia dell’Università di Palermo, le
associazioni dei pescatori professionisti “La Murena” e dilettanti “Nino Salmeri e “Antica Angonia del Tono”, le associazioni ambientaliste Wwf e Legambiente, l’Asd Aquatica, il Promontorio,
Blunauta Diving Center Milazzo, Dugongo team e poi le forze dell’ordine (Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza), vigili del fuoco, capitaneria di porto e demanio marittimo.
Redazione da comunicato stampa
Pubblicato Mercoledì, 24 Febbraio 2016 21:31
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Scritto da redazione
Giorno 1 marzo alle 19 nell’aula consiliare del
Comune si svolgerà la presentazione della “Prima ipotesi di zonazione dell’Area marina protetta – Capo Milazzo”. Interverranno i rappresentanti dell’Ispra e del Ministero
dell’Ambiente.All’incontro oltre alle istituzioni e alle associazioni è stata invitata tutta la cittadinanza.
L’obiettivo è divulgare in modo capillare quelle che sono le risultanze dello studio condotto in questi mesi dopo il confronto con tutte le categorie interessate.
Assieme al Comune di Milazzo (sindaco, assessori e consiglieri comunali) ci saranno i rappresentanti della Fondazione Lucifero, il dipartimento di ecologia dell’Università di Palermo, le
associazioni dei pescatori professionisti “La Murena” e dilettanti “Nino Salmeri e “Antica Angonia del Tono”, le associazioni ambientaliste Wwf e Legambiente, l’Asd Aquatica, il Promontorio,
Dugongo team e poi le forze dell’ordine (Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza), vigili del fuoco, capitaneria di porto e demanio marittimo.
Il Carciofo Impertinente Sei pronto a tuffarti?
L’Area Marina Protetta, Croce o Delizia?Il Carciofo Impertinente > News da Milazzo > L’Area Marina Protetta, Croce o Delizia?
Amici milazzesi e non, girano sul web copie di quella che si dice sarà la perimetrazione e la zonazione della istituenda area marina protetta AMP di Milazzo. Sembra sia stata stilata all’ISPRA a
Roma, quindi senza alcun suggerimento da parte di noi milazzesi, di sicuro senza aver consultato chi con il mare vive a stretto contatto per passione, per lavoro, per sopravvivere, per amore.
L’idea di AMP a Milazzo nasce con la costituzione , intorno alla fine del 2009, inizio 2010, del Comitato “AMP Capo Milazzo” tra i cui soci fondatori troviamo Gianfranco Scotti ( Presidente).11
Le AMP sono costituite da tratti di mare, costieri e non, in cui le attività umane sono parzialmente o totalmente limitate. Le seguenti
attività sono soggette a regolamentazione variabile: pesca sportiva, pesca professionale, immersione subacquea, ingresso con mezzi di trasporto inquinanti (imbarcazioni a motore, moto,
automobili).
L’ 8 febbraio 2014 presso i locali della Canonica della Chiesa Addolorata a Capo Milazzo si svolse un Incontro sull’AREA MARINA PROTETTA, incontro realizzato dall’Ass. “Il
Promontorio”, in cui il relatore biologo Gianfranco Scotti (anche noto per essere stato nello staff del diving più attivo di Milazzo: “ AQUATICA”, le cui tariffe per le visite guidate ai fondali
e per le lezioni di immersione sono molto più basse di quelle di una qualsiasi area marina protetta italiana), ha detto che le intenzioni sono di evitare le speculazioni di qualsiasi tipo, di
controllare in modo serrato chi realizzerà iniziative commerciali e chi dirigerà l’attività nell’ A.M.P. di Milazzo, cercando di regolamentare nella massima correttezza e sorvegliando passo
passo, importante sarà regolamentare la pesca professionistica e dilettantistica ma anche quella tradizionale che in alcuni casi non intacca anzi porta valore aggiunto e benessere a l’ecosistema
marino di Capo Milazzo.
Però, dalle foto allegate a quel famoso post di facebook, che ci mostra come stiano tentando di perimetrale l’AMP, per chi è a conoscenza dei meccanismi di funzionamento di una AMP,
traspare la verità: a Milazzo andrà distrutta una tradizione millenaria di piccola pesca artigianale e sportiva che dà da vivere ad un numero troppo grande di persone; andrà colpito duramente un
indotto economico che gira intorno alla piccola nautica da pesca, alla cantieristica ad essa dedicata, alla meccanica che la assiste, nonché al commercio di materiale per la nautica e per la
pesca, dalla lenza al vestiario, dall’ecoscandaglio al motore fuoribordo, dall’ancora all’ esca, dall’ antivegetativo al cappellino da pesca, per capirci. E non stiamo esagerando!
Già nell’estate appena trascorsa, il neo sindaco Giovanni Formica, all’incontro con ISPRA e Ministero dell’Ambiente, assieme all’assessore Damiano Maisano (peraltro presidente della associazione
marinara “Nino Salmeri” che riunisce tutti i pescatori di Milazzo e ha sede nel lungomare di “Vaccarella” borgo marinaro per eccellenza di Milazzo) e all’esperto Giovanni Mangano, aveva promesso
la massima disponibilità a organizzare a Milazzo, già entro la fine dell’estate 2015, gli incontri richiesti con i pescatori e le associazioni interessate. Sia il direttore generale della
Divisione IV “Programmazione e sviluppo delle aree naturali protette”, Maria Carmela Giarratano, che il rappresentante dell’Ispra, Leonardo Tunesi, avevano auspicato, nei loro incontri con
i nostri bravi amministratori, un propedeutico confronto con gli operatori delle categorie interessate (“stakeholders” territoriali).
Ma nulla è stato fatto, anzi si è sfuggiti ai tentativi di interagire con i milazzesi, tant’è che è sorto un comitato spontaneo tra la gente di mare che ha stilato una proposta di
perimetrazione e zonazione nuova ed iniziato una raccolta firme tra i milazzesi, per presentare la petizione nelle sedi opportune. Per inciso le firme si raccolgono sui banchi della vendita
del pesce a Vaccarella, e si è già oltre le duemila firme raccolte. Nella loro zonazione, pensata da chi il tratto di mare interessato lo vive e lo conosce per lavoro o per passione, nulla
si toglie agli scopi ed agli obiettivi dell’area marina protetta ma anzi li si rafforza, grazie alla conoscenza del territorio, delle sue esigenze e debolezze: ampliando la zona A (riserva
esclusiva) e distribuendo diversamente le zone B, C e le sottozone, così da tutelare l’habitat marino ma anche la vocazione marinara di Milazzo. Invece con la zonazione in essere, che pare
(speriamo) sia una prima stesura, non si tiene conto delle esigenze della piccola marineria locale che ha nella fruizione delle acque marine di Milazzo l’unica fonte di sostentamento.
A questo punto è utile capire come funziona una area marina protetta : c’è un ente gestore,e la legge 394/91 Art.19 – Gestione delle aree protette marine dice che “..la gestione dell’area
protetta marina può essere concessa ad enti pubblici, istituzioni scientifiche o associazioni riconosciute.” L’ente gestore nomina il responsabile dell’AMP (area marina protetta), poi c’è la
commissione di cui all’articolo 28, terzo comma,della legge 31 dicembre 1982, n. 979,nominata dal Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e
istituita presso l’ente cui e’ delegata la gestione dell’area marina protetta, e’ composta: da un
rappresentante designato dal Ministro dell’ambiente con funzioni di presidente; da un esperto designato dalla regione territorialmente interessata,
con funzioni di vice presidente; da un esperto designato d’intesa tra i comuni rivieraschi territorialmente interessati; da
un esperto del Ministero dell’ambiente; da un rappresentante della Capitaneria di porto; da un esperto
designato dall’Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare (ICRAM); da un esperto designato dalle associazioni
naturalistiche maggiormente rappresentative riconosciute dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. Infine
c’è anche un comitato tecnico-scientifico nominato dall’ente gestore.
E fin qui è facile che tra tutti questi componenti,scelti o designati, troveremo in futuro molti di quei nomi che per adesso si battono per l’AMP di Milazzo. E molti altri di quei nomi li
troveremo tra coloro i quali svolgeranno le attività di soccorso, sorveglianza e servizi per conto dell’ente gestore, mentre chi oggi vive il mare della sua città sarà tenuto fuori e dovrà
chiedere la raccomandazione per fare il bagno o andare a pescare.
Ma è curioso notare come la legge 394/91 Art.19 – Gestione delle aree protette marine, disponga che nelle AMP sia vietata l’alterazione dell’ambiente geofisico e delle caratteristiche chimiche e
idrobiologiche delle acque; nonché ogni forma di discarica di rifiuti solidi e liquidi.
Ma allora come si sposa un’AMP con un territorio dichiarato ad alto rischio ambientale? Dove si vuol fare persino un’inceneritore? Come mai i nostri politici di riferimento regionale e nazionale
che tanto si stanno spendendo per l’AMP di Milazzo (vedi l’ex pentastellato Currò, che buona parte dei pescatori milazzesi individua come responsabile della zonazione imposta dall’alto e che
quindi sarà sicuramente votatissimo alla prossima tornata elettorale qui in zona) non hanno mai speso una parola sulla situazione ambientale di Milazzo? Non sanno costoro che qui siamo inquinati
fino all’osso sacro? Cosa dicono sull’inceneritore? Perché non ne parlano? Forse se un giorno saranno trombati dalla politica potranno sperare in un posticino nell’AMP? Magari anche come
guardiano o guida turistica o meglio nell’ente gestore o nella commissione o nel comitato tecnico scientifico?
E poi regolamentare un tratto di mare dove 24 ore su 24 la pesca illegale è sotto gli occhi di tutti: basta andare in marina Garibaldi per vedere buttare o tirare le reti entro i 200 metri dalla
riva , cioè in acque vietate, o davanti alla Gobba del Cammello (Don Totò per i veri milazzesi) dove si possono ammirare costantemente i galleggianti (si!!, quelle belle bandierine o
palline che vedete sono reti illegali) di reti poste a permanenza entro i 200 metri di cui sopra. E la situazione è identica dove l’occhio della gente non arriva: tutto intorno a Capo Milazzo,
sotto il promontorio, da Salomone a Mare fino alla baia di Sant’Antonio, 365 giorni l’anno, 24 ore su 24, ci sono reti entro i 200 metri e nessuno dice niente. Più facile attaccare chi tra barca,
attrezzature, permessi, e altro spende migliaia di euro per stare sereno a mare e prendere un pesce ogni tre settimane, che fermare chi in mezz’ora stermina migliaia di pesci con il cianciolo di
notte (tutti noi vediamo di sera quelle luci a mare a ponente o vicino le secche di levante), o con lo strascico sulla battigia a ponente.
Così a noi, che dal Carciofo ci stiamo 2 minuti ad arrivare a Milazzo, non va bene per niente, l’AMP ci piace ma come la vogliono i milazzesi e la gente di mare non 4 furbetti squallidi.
Isadora Poderosa
da http://www.oggimilazzo.it
Area marina di Capo Milazzo, la parola passa ai pescatori
L’obiettivo è ottenere il decreto istitutivo dell’Area marina protetta “Capo Milazzo” entro fine anno. Per queste ragioni Ministero ed Ispra hanno chiesto all’Amministrazione comunale di
assicurare un proprio contributo per accelerare l’iter istruttorio. In particolare è indispensabile incontrare la categoria dei pescatori per avere un confronto prima di procedere alla
perimetrazione. In tale ottica il neo sindaco Giovanni Formica, presente all’incontro di assieme all’assessore Damiano Maisano e all’esperto Giovanni Mangano, ha dato la massima disponibilità
a organizzare a Milazzo già entro la fine di questo mese gli incontri richiesti.
Questo in sostanza l’esito della riunione convocata presso il ministero dell’Ambiente, che è stata anche utile per i nuovi amministratori di avere il quadro completo delle procedure sin qui
portate avanti e di conoscere in particolare risultati dell’indagine condotta nei mesi estivi dall’Ispra sui fondali. Il rappresentante dell’Ispra ha illustrato l’esito della campagna di
monitoraggio effettuata nel tratto compreso tra Punta Rugno e punta Tono, soffermandosi sulle caratteristiche dell’habitat marino che presenta alcune particolarità anche non comuni, come il
corallo nero.
“Al momento di avviare gli studi propedeutici conoscitivi delle caratteristiche ambientali e socio-economiche dell’area individuata è fondamentale – ha detto il direttore generale della
Divisione IV “Programmazione e sviluppo delle aree naturali protette”, Maria Carmela Giarratano, abbiamo riscontrato un’ottima accoglienza da parte del territorio. Dopo l’indagine dell’Ispra
siamo oggi nelle condizioni di avere un quadro chiaro riguardo alla presenza di flora e fauna interessante, ma anche di ciò che necessita di un’azione di bonifica. Stiamo procedendo alla
realizzazione di una cartografia per valenze ambientali, con l’identificazione delle zone per il turismo rispetto a quelle per la pesca e per la subacquea e ora dobbiamo ultimare il
calendario di incontri con i pescatori.
Il sindaco ha preso atto con soddisfazione che la tempistica prevista sta trovando puntuale riscontro e ha dato la disponibilità per far sì che il cronoprogramma sia rispettato. “In questa
riunione abbiamo dato una accelerazione al procedimento anticipando quelle attività, da svolgersi sul nostro territorio, che il Ministero voleva realizzare a settembre – ha affermato Formica
-. C’è la necessità di raccogliere, in particolare, informazioni da parte dei pescatori professionisti e da coloro i quali conoscono bene la condizione del nostro mare. Ci siamo messi a
disposizione per organizzare tutti gli incontri necessari già per l’ultima settimana di luglio e questo dovrebbe darci la possibilità di ottenere l’istituzione già per il mese di dicembre.
Poi vedremo anche di proporre il modello di gestione da adottare, altro passaggio importante in quanto un’Area marina rappresenta una grande occasione per preservare l’habitat marino e
costiero e conquista importante per il territorio che si arricchisce di un sistema di tutela del mare che produrrà gradualmente un notevole indotto sulle politiche occupazionali legate al
turismo di settore. E’ chiaro però che il segreto del successo sta nella gestione. Milazzo deve puntare su quei modelli già esistenti che si sono rivelati efficaci”.
Il sindaco Carmelo
Pino presenzierà personalmente giovedì prossimo
a Roma alla
riunione alla direzione generale per la protezione della natura e
del mare del ministero dell’Ambiente. Nella
quale saranno resi noti i risultati degli studi propedeutici conoscitivi delle caratteristiche ambientali e socio-economiche dell’
area marina protetta di Capo
Milazzo. Essi sono stati eseguiti
dall’Ispra nei
mesi scorsi, col supporto della naveoceanografia “Astrea”
dell’Ispra con
a bordo un’équipe di
tecnici guidati dal dottor Leonardo
Tunesi. Gli interventi sono consistiti in una articolata
fase di ricognizione,
col supporto di fotografie e video,
dell’habitat di
flora e fauna e di ricerca delle biodiversità. Per
capire le dinamiche a breve e lungo termine dei sistemi dell’ area marina
protetta. Partendo da questa base occorrerà
definire la proposta di perimetrazione, di zonazione e
disciplina di tutela dell’ area
marina protetta.
Tale proposta sarà poi oggetto del tavolo di confronto con gli enti interessati e tramite essi, con gli “stakeholders”
territoriali. Al fine di definire lo schema di
provvedimento istitutivo e quello di disciplina sui quali saranno acquisiti l’intesa
regionale e il pareri di
altri enti, nonché quello della Conferenza
unificata.
22 febbraio 2014 @ 10:00 – 12:00
Dove:
Duomo Antico del Castello di Milazzo
Milazzo (ME)
Il Leo Club Milazzo è lieto di invitarvi al convegno “Area Marina Protetta di Capo Milazzo: tra realtà e prospetive“.
L’incontro sarà l’occasione non solo per trattare un tema di grande attualità come quello dell’inserimento di Capo Milazzo nelle “aree di reperimento”; ma anche per apprezzare attraverso
immagini, video e interventi di esperti le bellezze biologico-marine del Promontorio milazzese.
Il convegno si terrà Sabato 22 Febbraio 2014 al Duomo Antico del Castello di Milazzo.
Interverranno:
- Avv. Carmelo Pino – Sindaco di Milazzo
- Dott. Salvatore Gitto – Ass. Ambiente – Comune di Milazzo
- Dott. Fabrizio Coke – Comandante Capitaneria di Porto di Milazzo
- Prof. Antonio Potoschi – Università di Messina
- Dott.ssa Teresa Romeo – ISPRA Milazzo
- Dott. Vincenzo Incontro – Fondatore ed ex Direttore A.M.P del Plemmirio
- Dott. Giuseppe Ragusi – Vicepres. Consorzio Turistico Milazzese
- Dott. Gianfranco Scotti – Pres. Comitato A.M.P di Capo Milazzo
- On. Tommaso Currò – Deputato Parlamentare
Ennio Prizzi
Presidente Leo Club Milazzo